Castagna o marroni?
Se ponete al castagno questa domanda fondamentale, vi darà una risposta ambigua, perché tutti i castagni producono sia castagne che marroni in proporzioni e dimensioni variabili, a seconda della varietà.
Se ci rivolgiamo al pasticcere o allo scienziato, il frutto chiamato castagna è un frutto diviso, cioè una piccola buccia (tan) attraversa e divide il frutto (un po' come la noce), la castagna invece è un frutto non diviso, rimane intera una volta sbucciata.
Il castagno produrrà castagne se la percentuale di frutti divisi è superiore al 12%; produrrà marroni se tale percentuale è inferiore al 12%.
Tutti i castagni appartengono alla stessa famiglia: CASTANEA SATIVA MILLER, che significa castagno coltivato. Appartiene alla classe delle dicotiledoni e alla famiglia delle fagacee.
Questa famiglia comprende diversi generi, i più noti dei quali sono il faggio (Fagus), la quercia (Quercus)...
Il castagno è uno degli alberi più grandi delle nostre foreste. Il suo tronco è massiccio e le sue foglie lucide e dentate sono ricche di tannino.
Questo albero impiega circa cinquant'anni per raggiungere le dimensioni adulte e inizia a essere veramente produttivo a metà della sua crescita. Vive per diversi secoli, con alcuni alberi che raggiungono i mille anni.
Le origini del castagno sono molto antiche: nel massiccio del Corion, nell'Ardèche, sono stati ritrovati fossili di foglie e di castagne simili a quelle dell'attuale castagno, risalenti a 8,5 milioni di anni fa (Miocene, era terziaria).
Durante le glaciazioni dell'era quaternaria, il castagno si è probabilmente ritirato verso sud e si è rapidamente ristabilito nella sua posizione attuale. Nelle torbiere sono stati trovati grani di polline risalenti a 5.000 anni fa.
Questo albero si è stabilito in Europa da così tanto tempo che è difficile distinguere tra i popolamenti di origine spontanea e quelli di antica origine colturale importati dall'est e più o meno tornati allo stato selvatico. 10.000 anni fa, durante il Mesolitico, l'uomo iniziò a utilizzare il castagno e fu intorno al VI secolo a.C. che iniziò la sua coltivazione, nota come castanicoltura.
In Francia, il castagno cresce in regioni di origine geologica molto antica, costituite prevalentemente da terreni acidi: principalmente la Bretagna, il Limousin, le Cévennes, la Montagne Noire, il Piemonte pirenaico, il massiccio dei Maures, l'Estérel e la Corsica.
Nella prima metà del XX secolo, il castagno ha continuato a svolgere un ruolo importante nell'equilibrio delle risorse della regione dei Maures. I vari raccolti si susseguivano: vendemmie, vendemmie, vendemmie di castagne, vendemmie di olive, poi caccia... Fino agli anni Cinquanta, le castagne venivano trasportate a carri fino a Marsiglia, dove venivano vendute il giorno dopo alla "Criée".