Ai piedi di ulivi da 4 a 5 volte centenari, scoprite un frantoio restaurato nel 2021 e due resti archeologici dell'olivicoltura grazie a pannelli interpretativi. Si tratta di un contrappeso e di un blocco di base in arenaria, elementi di un torchio a leva datato tra il I e il II secolo. Questa tecnica di ottenimento dell'olio viene presentata insieme ad altri elementi di frantoi rinvenuti nel comune, che testimoniano questa produzione fin dall'antichità.
Il mulino a sangue, datato 1787, con la sua origine idraulica, ci permette anche di evocare questi processi di estrazione più moderni e di parlare dell'importanza dell'olivicoltura sul nostro territorio.